Letteratura II°B


Commento della poesia di Francesco Petrarca: “Solo et pensoso”.

Con questa meravigliosa poesia il poeta vuole condividere con il lettore la sua immensa disperazione d’amore, racconta di lui che vaga in luoghi deserti nella speranza di riuscire a nascondere agli altri il suo dolore. Anche se, con il passare del tempo, il suo amore verso la sua amata si trasforma quasi in un ossessione e, ovunque egli vada, lo segue in ogni suo minimo pensiero e supera tutto. Il poeta in questo sonetto descrive se stesso come una persona chiusa e triste, sempre tormentata dall’incatenante amore.

Stella Chierici




"Mi piace l'arrosto ma del fumo non so che farne" tratto da 'La Locandiera", Carlo Goldoni
Secondo me con quest’espressione Mirandolina vuole dire:” mi piace essere corteggiata, ma di una relazione non so che farmene.” infatti così come se c’è l’arrosto ci può essere anche il fumo, se uno corteggia successivamente può nascere una storia d’amore.
Questa frase ci fa capire che le piacciono le comodità, lei preferiscie avere il piacere ma non avere le conseguenze relative. Inoltre il fatto che Mirandolina è consapevole di essere così attraente ci fa capire che è frustrata di mentre pronuncia queste frasi nel suo monologo.

                                                                  Veronica Piazza




RIFLESSIONE LETTERATURA 
Il primo sonetto, “Solo et pensoso” di Francesco Petrarca, descrive l’amore come un tormento,  una punizione, il poeta è in un viaggio alla ricerca di un luogo aspro, selvaggio, desolato, dove l’amore non possa raggiungerlo e i sensi di colpa non possano tornare.
Nel secondo sonetto, “Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” il poeta scrive una lode a Laura e al suo aspetto fisico, la descrive quando era ancora giovane e quando aveva raggiunto l’età matura mettendola a confronto, e non fa pesare il fatto che sia invecchiata.
Petrarca paragona la bellezza di Laura a una ferita che fa male, con il passare  del tempo il dolore rimane uguale,  come l’amore che prova per lei. 


Sasu Eryka Gyulya 




Federigo degli Alberighi  (Giovanni Boccaccio)
 Mi é piaciuto molto perché  fa ridere  già il fatto di spendere tutti gli averi che possiedi per una donna é divertente  e folle  dopo che si è trasferito in campagna  ne a combinata un altra delle sue spennare un falcone che era ľ  unica fonte  che procurava cibo lo  cucina per darlo alla sua amata e per coincidenza lei voleva il volatile per il figlio morente  ma alla fine per Federico c’è un lieto fine  Giovanna dopo la morte del figlio si sposa con Federico.

Valerio allegri




"Solo et pensoso" Francesco Petrarca 
Nel sonetto "solo et pensoso" Petrarca descrive l'amore come un sentimento buio e scuro, un sentimento orribile e difficile da comprendere, perché in fondo l'amore è così, come una tempesta; egli si sente solo e abbandonato, ha bisogno di riflettere, non riesce a dimenticare le sue pene cammina lentamente in luoghi bui e tristi come i sentimenti che prova cercando di far svanire le sue colpe, a me è piaciuto molto questo sonetto perché tutti descrivono l'amore come qualcosa di straordinario e come qualcosa che durerà per sempre,  cercando di far risaltare tutti i lati positivi, invece Petrarca trova tutti i suoi lati negativi descrivendo l'amore come qualcosa di tremendo.

                                                                           Diletta Bodria 
  







IL FOLLE VOLO DI ULISSE(CANTO XXVI  Inferno )                                             Tanto tempo fa si credeva che fosse necessario darsi dei limiti in ogni campo e che non bisognasse sfidare la supremazia di Dio cercando di conoscere il mondo, la vita e l’essere umano più a fondo.Tutto ciò è stato erroneamente considerato vero per secoli e secoli punendo chi provava a ribellarsi a ciò. Con questo brano Dante condanna, come gli uomini del suo tempo, tutti gli esploratori e quindi Ulisse che incita e porta alla morte i suoi compagni nel nome della curiosità. Probabilmente Dante non si rende conto di essere anche lui un esploratore dell’anima che attraverso i suoi versi mostra al mondo ciò che scopre sulla vita. La Terra, come tutti noi seguendo la teoria dell’epoca, è stata creata da Dio che però non ha posto dei limiti, ma degli ostacoli che sta a noi avere il coraggio e la volontà di superare e morire per sapere di più. D’altronde non c’è dato sapere tutto, ma io penso che se qualcosa è stata creata e qualcuno ha l’ingegno per trasformarla e il coraggio per scoprirla non vi sia nulla di male a fare un tentativo per arricchire la nostra cultura, perché più si sa e meno si è ignoranti, e se Dio ci vuole davvero bene non vorrà portarci all’ ignoranza che è sinonimo di male.


      Gaia Sillari     

                                   


     “Il Trionfo di Bacco e Arianna” 
                                                     
Questo allegro canto di Lorenzo de Medici esalta i piaceri della vita, riflettendo, però, sul fatto che ogni giorno di questa nostra vita può essere breve e in poco tempo può sfuggire via. Ci invita a vivere con felicità e spensieratezza la nostra storia, senza dover sempre pensare a quello che accadrà domani. Penso che, come dice Lorenzo, dobbiamo goderci ogni attimo, che potrebbe essere anche il più breve ma il più piacevole. Non preoccupiamoci troppo di quello che potrebbe succedere, perché ciò che deve accadere, accadrà. Non abbiamo la certezza di quello che succederà nel futuro, e quindi viviamo serenamente il tempo che ogni giorno ci viene regalato.

                               Michelle Merighi 





ERANO I CAPEI D’ORO A L’AURA SPARSI   FRANCESCO PETRARCA         Questa poesia Petrarca la dedica alla donna che ama: Laura, che con un gioco di parole riesce a non dire il suo nome in modo esplicito. Rispetto a Dante Alighieri in questa poesia Laura dimostra segni dell’invecchiamento quindi è una figura più realistica. Nella poesia si sente l’amore vero del poeta per Laura, che anche se è invecchiata, lui continua a vederla bellissima e a essere innamorato.


Emma Borchini


Riflessione brano di letteratura:“Il trionfo di Bacco e Arianna”
Questo brano mi è piaciuto sotto vari aspetti. Sicuramente ha molta musicalità, tanto che quando lo leggi ti viene proprio voglia di cantarla e di dargli un ritmo. Anche il testo è molto bello e mi piacciono i termini utilizzati. Ma la cosa che mi é piaciuta di più è il significato, infartti insegna a vivere il presente senza guardare il futuro. Lo trovo molto significativo perchè spiega che i bei momenti bispgna viverli al momento, senza guardare il futuro, altrimenti il bel momento passa senza che ci si possa accorgere di ciò che si ha fatto (o di ciò che si poteva fare). È un po’ come dire: “preferisci pentirti di aver fatto qualcosa o rimpiangere di non averla fatta ?? “. 
                                                                         Letizia Manini












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