Fotografando parole




Ognuno conosce se stesso e la sua identità viene rappresentata da una maschera bianca di tante forme.
Ed ecco qui la maschera che meglio mi rappresenta, quella che tutti conoscono.
Ecco, dietro quella maschera ci sono io, le mie tante facce che tutti, o quasi, conoscono.
Dietro le lenti io vedo ciò che sono veramente e nessuno potrebbe mai dire il contrario.
Dietro la maschera a volte neanche io vedo, figuriamoci chi vede a malapena le lenti che ricoprono il mio viso.
Gli occhi stanchi osservano il mondo attraverso una barriera che riflette se stessa e mi fa vedere ciò che non vedevo.
Occhiali sporchi e insensibili ricoprono la faccia e parlano con la mia voce.
Forse son le lenti che non vogliono far vedere a me il mio riflesso.
Ciò che esse ricoprono è un volto stanco e colpito dai segni delle emozioni che non escono dal viso se non per pura fortuna.
In questa immagine io mi vedo riflesso, ritratto in tutte le mie sfaccettature e vedo ciò che non vedevo.
Vedo ciò che io non volevo vedere, me stesso.
Mi riconosco in quelle lenti che hanno mangiato la mia anima più e più volte.
Felicità, tristezza, indifferenza e altre emozioni sono intrappolate in questi pochi millimetri di spessore e rimbalzano in modo invisibile agli occhi miei.
Ma forse non a quelli degli altri, forse loro non si fanno problemi.
Dico a tutti voi, non lasciate che la vostra maschera diventi voi.





Viaggio...





Passiamo la vita viaggiando, che è in se un lungo viaggio pieno di avventure, imprevisti e nuovi ostacoli. Il lungo percorso della vita ci segna sempre cose nuove, ci insegna a essere coraggiosi, a non aver paura delle novità, ad affrontare tutto con il sorriso e a rialzarci dopo ogni caduta. Possiamo scegliere i nostri compagni di viaggio o possiamo affidare tutto al caso. Questa foto mi fa pensare alla fine di un viaggio, una meta raggiunta, che verrà seguita da tante altre, nuove avventure e nuovi sogni. Incontreremo tante persone, visiteremo tanti posti e faremo tanti sogni, che se saremo coraggiosi e sicuri di noi, li riusciremo ad avverare per trasformare i sogni nella nostra realtà.

Michelle Merighi




“Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti...” A. De Saint-Exupéry


Sai... quando si è molto tristi si amano i tramonti, essi esprimono tranquillità, serenità e speranza.
Quando si è molto tristi è difficile essere tranquilli e sereni, la tua testa continua a pensare alle cause di quella tua tristezza e ai modi in cui avresti potuto evitarla, non a come potresti alleggerirla o farla disparire.
Allora guarda un tramonto.
Un tramonto è tutto ciò che non siamo noi quando siamo tristi, è tranquillo e sereno, compie le proprie azioni senza darsi colpe che non merita, è cosciente dei propri gesti e non li rimpiange; quando noi siamo molto tristi vorremmo che il mondo si fermasse ma il tramonto continua a lottare per rinascere il giorno dopo. Un tramonto è speranza, dopo essere sparito in fondo al mare, depone volontà e speranza in un nuovo inizio e non fallisce mai.
Quando si è molto tristi si amano i tramonti perchè ci danno la forza di andare avanti.


Sasu Eryka Gyulya







Sinceramente, non mi spiego il perchè di come un’alba o un tramonto riesca a farci provare delle emozioni simili. Il sole è sempre lì, che ci aspetta, al mattino e alla sera, e non vede l’ora di ammirarci con le persone che amiamo osservando il grande spettacolo che ci dona la natura facendoci sentire come se fossimo in un grande vortice di emozioni che ci prende da dentro e ci fa volare. Riesco a specchiarmi in ogni sfumatura del tramonto come se ogni colore parlasse di me. Non sappiamo mai cosa ci può riservare la natura, men che meno quando si parla delle nostre emozioni. Ma, per ogni volta che alziamo gli occhi al cielo, per ogni volta che fissiamo il cielo stellato, per ogni volta che ci allontaniamo da tutto per pensare a chi amiamo e per ogni volta che tutto andrà male dobbiamo ricordarci che, accada quel che accada, anche nel giorno peggiore il sole tramonterà lasciandosi alle spalle una nostra lacrima e un nostro sorriso.

Stella Chierici

Questa fotografia mi fa provare molta tranquillità. In questo periodo non riesco a rilassarmi molto. Sono molto impegnata sia per i compiti sia per altri motivi personali e non trovo un momento per stare in pace. Quando avevo scattato questa foto era l’anno scorso quando riuscivo a essere più libera e distesa. In questo momento vorrei trovarmi lì a guardare la neve davanti a me a pensare e a rilassarmi. Quello spazio infinito. Solo a guardarlo mi rende tranquilla. Silenzi, la quiete degli alberi di montagna e la neve bianca come la mia carnagione. Tutto perfetto. Tutto stupendo. Il cervello si spegne,  il corpo si riposa e io navigo in questo paesaggio incantato.



Emma Borchini

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